Si ritorna
solo andando via...
Mi sono percepito in uno stato di turbamento all’interno di un viaggio da cui sono tornato con un rientro colorato. Erano colori piacevolmente insoliti, misteriosamente conosciuti. Un insieme di sangue e di vita, con l’odore della gioia e della morte.
Ho viaggiato con costanza, nonostante i miei deboli passi sapessero di fuga, ma sono tornato con caparbietà, con quella necessaria per un ritorno portato a termine, dopo che un’aurora si è interrotta e le nuvole si sono infuriate contro il sole.
Sono arrivato come mai fuggito, come un frutto che non è mutato, che ha contemplato le stagioni e aspettato pazientemente la maturazione definitiva. Ho ricevuto istruzioni, ho un incarico: il mio compito ora è istruire.
Tornerò a casa, perché so che qui si costruisce, si sogna, ci si difende. Vivo con l’attenzione al ricordo, ma anche aperto al sogno, alla difesa. Il mio bellissimo scudo e sogno: la vita.
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